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Il riordinamento delle regolamentazioni sulla privacy e sui termini di servizio era necessario per gestire un popolo virtuale così numeroso. Facebook è la quinta “nazione” al mondo e da Mark Zuckerberg in giù non c’è alcuna volontà di lasciare troppa corda a eventuali trasgressori. Dev’essere tenuto tutto sotto controllo, anche se in modo democratico. E cosa c'è di più democratico di un bel referendum sui nuovi Diritti e Responsabilità di Facebook?
Le foto shock - Carolyn, che ha 26 anni, si trovava su Facebook quando ha visto, nelle foto messe online da una sua conoscente, immagini di una festa in una casa che le sembrava familiare: osservando meglio si è resa conto che si trattava del suo appartamento. Nelle foto c'erano persone che ballavano sul tavolo del salotto, buchi e macchie sui muri, e un televisore sfasciato buttato in un angolo. "Era la prima volta che affittavo un appartamento, e non mi aspettavo che le cose prendessero questa piega - racconta - E' stato un incubo. Quando sono andata su Facebook, sono rimasta scioccata dalle foto. Gente che saltava sui mobili, gente che ballava sul tavolo, buchi sulla parete e la tv distrutta. Sembrava una topaia".
Scommetto che il sogno di molti utenti di facebook è sapere quanto si è popolari su facebook stesso, essere popolari in fondo è bello ovunque…. Oggi vi propongo un sito che vi permette di sapere quanto siete popolari su facebook!
Si chiama sexting e qui dalle nostre parti significa ancora poco. Ma è solo una questione semantica. Il significato alligna già fra i giovani virgulti. Ed è una moda. La mania di scambiare foto osè con amici e conoscenti. Oltreoceano il sexting è dilagato a tal punto da costringere qualche giudice a prendere carta e penna e metter un po' d'ordine in materia. In Pennsylvania la polizia si è occupata dello scambio di foto osè e in New Jersey una quattordicenne è finita in manette per aver postato sul suo profilo di MySpace alcune foto senza veli. Insomma, quella che potrebbe sembrare una gogliardata, una versione digitalizzata del gioco del dottore o del Souvenir d'Italie, è una moda pericolosa, specialmente in età adolescenziale.
Polemica in Francia per la diffusione su Facebook di un video che mostra l'aggressione di cui e' stato vittima un passeggero su un bus. Nello stesso video, la vittima dell'aggressione chiede aiuto al conducente il quale gli nega qualsiasi tipo di soccorso. La legge francese vieta severamente la diffusione di immagini filmate da telecamere di sorveglianza, come quelle diffuse sul network da un poliziotto esasperato. Per questo motivo, l'agente e' stato messo in stato di fermo.
E’ polemica in America sul «Sexting», un termine nuovo, la trasmissione on line, via cellulare ma non solo, dei propri nudi e seminudi. Da un sondaggio del 2008 risulta che un adolescente americano su cinque, maschi e femmine dai 13 ai 19 anni, si mostra a tutti in versione «nature» o discinta, talora ai limiti della pornografia. Lo scambio di queste foto, una forma di esibizionismo sessuale, è in aumento, tanto che le autorità si chiedono se e come fermarlo.
Le autorità statunitensi non sembrano essere intenzionate a mettere in soffitta il pugno duro contro i minori beccati ad inviare immagini osè via web e cellulare: questo è quanto emerge dai recenti fatti di cronaca che vedono coinvolta una 14 enne originaria del New Jersey, arrestata con l'accusa di pedopornografia e conseguente rischio di finire sulla gogna elettronica online. Mentre questo nuovo caso avvampa le polemiche sul modus operandi della legislazione statunitense, dall'Ohio arriva una proposta di legge volta a fornire chiare linee guida in materia di provvedimenti penali per chi dovesse macchiarsi del reato di sexting: la speranza è quella di introdurre sanzioni meno punitive e più supporto per i minori.
Chi è la tipina qui accanto? Eh, voi mamme e papà probabilmente non ne avete idea, ma quei marpioni dei vostri figli sanno bene chi sia. Si chiama Vanessa Hudgens, fidanzata di Zac Efron, ed è una degli idoli dei vostri pargoletti. Una star della tv (e del gossip). La foto qui sopra è stata scattata proprio da un cellulare, ed è finita in rete. Capirete anche voi, a questo punto, perchè c'entra il sexting con un blog di spettacoli. Solitamente non sono i vostri figli a fare la prima mossa, nella maggior parte dei casi si comportano in maniera "astrusa" spinti da qualcuno di famoso. Ecco, appunto. Qui sopra c'è un esempio, e ovviamente non è il solo. Ce ne sono a bizzeffe in giro per la rete. Fidatevi. Non è che sono un maniaco, lo so perchè occupandomi spesso di star Usa visito blog americani nei quali foto di questo genere sono all'ordine del giorno.
Per vedere gli amici su Facebook non devi nemmeno mettere le scarpe. Un successo assicurato.
Un giovane appena sedicenne scende silenzioso dall’aereo che l’ha portato in Inghilterra e gli occhi tradiscono la determinazione di chi ha un sogno, e ha i mezzi per realizzarlo. Non si capisce che è italiano, se non per lo spaesamento dovuto al contatto con una realtà subito diversa e dalle poche parole che rivolge a due adulti. Sono Pasquale e Loredana, i genitori che l’hanno accompagnato da Roma a Manchester nell’avventura che ha intrapreso il figlio ancora imberbe. Il giovane invece è Federico Macheda; il sogno, quello di diventare un fuoriclasse del soccer. Federico, un giovane come tanti, talento e passione come pochi. “Kiko” per gli amici e per i sostenitori che già gli hanno visto fare il primo passo, e che passo, nella carriera allo United, la squadra allenata da Ferguson e – siamo nel 2007 – futura regina d’Europa: ingaggiato dalla Lazio per 80.000 euro, cifra considerevole per un sedicenne non ancora in età da contratto in base alla legge italiana, il numero 41 all’esordio in prima squadra realizza al 93’ un gol spettacolare che porta in vantaggio i Red Devils contro l’Aston Villa e che è il migliore biglietto da visita per le sue doti da trequartista: dribbling, colpo di tacco, girata, tiro forte e di una precisione ingegneristica praticamente impossibile da parare. Curiosità: Macheda è già in lista Champions, quale giocatore proveniente dalle giovanili.
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"Poco dopo le 8 abbiamo estratto il cadavere di un ragazzo, ma pensiamo ci siano ancora sei persone sotto", ha detto un vigile del fuoco che con i colleghi e altri soccorritori continua a lavorare tra le macerie in via XX settembre.
Le nuove generazioni di tv Samsung ampliano le possibilità di accesso a internet. Grazie agli accordi stipulati con Yahoo, Facebook, Flickr e You Tube, per visitare i più noti siti di social network basterà usare il telecomando del televisore. È sufficiente dotarsi di un collegamento ethernet o wi-fi per poter consultare le pagine preferite di Facebook, guardare i filmati di You Tube o le raccolte di immagini archiviate su Flickr; per le pagine di Yahoo si va ancora oltre dato che sarà possibile personalizzare i contenuti da mostrare su schermo, scegliendo tra i servizi News, Meteo e Finanza del portale. Contenuti che poi compariranno direttamente sullo schermo in una porzione periferica (anche questa impostabile a piacere) per non interferire sul programma che si sta seguendo. L'accordo tra Yahoo e Samsung prevede anche che i contenuti vengano ulteriormente arricchiti nel corso dei prossimi mesi. Questo pacchetto di servizi Yahoo, chiamato Media2, è offerto sui tv Samsung delle serie 7000, 6000, 7 e 6 con pannello lcd e sulle serie 8 e 6 con schermo al plasma. Rispetto alle analoghe possibilità di accesso al web fornite da alcuni concorrenti, la proposta Samsung appare vincente per la semplicità di accesso, la qualità della grafica e la ricchezza di contenuti; molte informazioni poi sono già disponibili anche in italiano e questo non è un particolare secondario. Sui modelli delle serie 6000 e 7000 lcd e sui plasma 8 e 6 è anche possibile prelevare direttamente i contenuti archiviati su pc con il protocollo dlna, senza bisogno di ulteriori apparecchi di trasmissione.
Una scossa che dall'Abruzzo si muove velocemente verso il resto d'Italia. E più in là a Berlino, Tokyo, New York, Londra. Per un giorno gli occhi del «villaggio globale» tanto caro a Marshall McLuhan sono tutti puntati sull'Italia. «La peggiore tragedia del millennio», per dirla con le parole del capo della Protezione civile Guido Bertolaso, occupa le prime pagine dei siti internet dei principali media internazionali, finisce su Youtube, viene raccontata in diretta su Facebook e Twitter. Quando, alle 3.32 la terra trema, la domanda che percorre il mondo è una sola: cosa sta succedendo? Si accende la televisione alla ricerca di una risposta. Ma il video tace. Il primo canale a mandare in diretta le immagini de L'Aquila e le testimonianze telefoniche dei sopravvissuti sarà, qualche minuto più tardi, Rainews24. Online, però, la notizia è già di dominio pubblico. E il popolo della rete si scatena. Sono lontani i tempi in cui per avere informazioni su un terremoto bisognava attendere le edizioni speciali del telegiornale o il quotidiano del mattino. È come se tutto il mondo si fosse svegliato e, in pigiama, fosse sceso in piazza. Quella piazza è Internet. «Dopo la scossa - racconta Gianluca Nicoletti conduttore della trasmissione radiofonica Melog su Radio24 - mi sono messo al computer e ho visto che il mio gruppo virtuale su Facebook (che conta oltre 5.000 «amici» ndr) era in "fibrillazione". Allora ho cominciato a pubblicare le agenzie che arrivavano. Quindi ho telefonato a delle amiche che vivono a L'Aquila. Erano per strada, volevano sapere cosa stava succedendo. Ho ricevuto messaggi e telefonate dall'Indocina, dal Brasile, da New York. Sono rimasto davanti allo schermo fino alle 6 a scambiare informazioni. Qualcuno pubblicava le mappe di Google per far vedere i paesi colpiti dal sisma. Tutti erano alla ricerca di notizie». Forse è proprio questa la grande novità di questa tragedia. Per la prima volta il social network non è stato il luogo dove scambiarsi foto più o meno divertenti o chattare per far passare un po' di tempo, ma ha mostrato il volto di una comunità globale. E non è mancato chi, pochi minuti dopo il sisma, ha preso la palla al balzo per «beatificare» Giampaolo Giuliani il tecnico che «aveva predetto» la tragedia (sono nati i gruppi «Giuliani eroe nazionale», «Chiedere scusa a Giuliani», «Solidarietà per Giuliani», «Giuliani aveva ragione sul terremoto», «Sosteniamo Giampaolo Giuliani ed il brevetto per la previsione di terremoti»). Mentre altri hanno cercato di testimoniare la propria solidarietà alle famiglie e ai cittadini abruzzesi anche scambiando informazioni utili come i numeri di telefono per l'emergenza, i riferimenti per donare il sangue o le segnalazioni per organizzare «aiuti concreti» per la popolazione sfollata. Intanto le immagini dei cittadini estratti dalle macerie rimbalzavano da Al Jazeera alla Cnn.
| Giampaolo Giuliani, ricercatore del Laboratorio nazionale del Gran Sasso |
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Alcuni studenti di una terza media di Pavia sono stati sospesi per aver criticato una loro insegnante su Facebook. I ragazzi hanno prima creato un gruppo sul social network, inserendo anche alcune foto della loro docente; quindi hanno riportato i loro giudizi. Affermazioni che, secondo i responsabili della scuola, mettono in discussione anche la professionalità dell'insegnante, e per questo è scattata la sospensione.

Epicentro-periferia: non c'è coordinata spazio-temporale che il web non abbia profondamente modificato, vibrando all'unisono con chi è direttamente colpito da eventi di portata straordinaria. E' quanto sta avvenendo nelle ore immediatamente successive al violento sisma che ha colpito l'Abruzzo. Video, network, messaggeria istantanea, reportage online: il web sta dando fondo in questo momento a tutte le sue risorse per raccontare il disastro, per far circolare informazioni e per organizzare una prima rete di soccorsi.Solidarietà, empatia e vena critica: internet reagisce da par suo alla tragedia. E poiché quest'evento catastrofico era stato previsto qualche giorno fa, com'è noto, dal sismologo Giampaolo Giuliani, non creduto e destinatario di una denuncia per procurato allarme, sono immediatamente comparsi su Facebook gruppi dedicati al ricercatore, da «Giampaolo Giuliani aveva ragione sul terremoto!» a «Sosteniamo Giampaolo Giuliani ed il BREVETTO x la previsione di TERREMOTI!» che conta già centinaia di iscritti e messaggi in bacheca. Gruppi che fanno da contraltare a quello dedicato a «Bertolaso buffone», riaccesosi in queste ultime ore di aspre polemiche sull'operato del responsabile della Protezione civile.
A questi si aggiungono, tra i numerosi gruppi creati sull'onda dell'emozione, il gruppo «Facebook per il terremoto in Abruzzo», il «Gruppo di solidarietà terremoto in Abruzzo» che pubblica messaggi di carabinieri impegnati nelle operazioni di soccorso, quello creato dai volontari della Croce Rossa, «Emergenza Nazionale per Terremoto in Abruzzo», che si propone di dare aggiornamenti istantanei su notizie, decisioni prese, attività da intraprendere e infine il gruppo dedicato alle vittime del sisma.
Testimonianze dirette, corredate da foto e video, vengono inviate al sito di Youreporter.it, aggregatore di notizie all'insegna di quella che viene ormai definita «informazione dal basso», diffusa in tutta Italia e in grado di fornire i video e i servizi migliori anche ai Tg nazionali. E nemmeno i media mainstream, ovviamente, possono più permettersi di trascurare la rete: la Rai, e in particolare Rai News 24, per esempio, fornisce aggiornamenti sulle ultime dall'Abruzzo in tempo reale.
Le prime drammatiche sequenze, girate nelle prime ore dopo la scossa, sono state immediatamente pubblicate su Youtube e su altri analoghi aggregatori, come Libero Video.
E poi Twitter e Friendfeed, ovviamente: su questi network i messaggi, soprattutto dalla zona interessata dal sisma, arrivano a tamburo battente. «Vi dico solo che gli abitanti della mia zona stanno dormendo in macchina», «Che faccio, torno a dormire o devo aspettarmi un'altra botta?» scrivevano questa notte su Friendfeed Milla e Nicola dalle città vicine all'epicentro. «Casa mia è un percorso a ostacoli - scrive Maxime -, per terra è caduto di tutto. Nel frattempo qui sotto c'è un party e c'è gente che distribuisce caffè e cornetti. Ho ancora la tachicardia, ma siamo stati fortunati», conclude.
Google non si occupa solo di ricerca, mail, documenti o video, ti offre utilissimi servizi come quelli sui terremoti. Puoi accedere al primo da Google.com cercando la parola “earthquake”: apparirà una finestrella chiamata OneBox (che già conosci per le news o per altre informazioni come gli orari dei mezzi pubblici) che ti informerà su tutti gli ultimi terremoti al mondo registrati dagli strumenti. Potrai leggere il grado di magnitudine, luogo e orario (ti dice quante giorni, ore e minuti fa è avvenuto). Se vuoi una ricerca più mirata puoi selezionare una zona determinata (es. “Earthquake Italy”) ottenendo altre info più dettagliate, link a una mappa e altri dati sensibili.
Quel qualcuno è il ricercatore e sismologo Giampaolo Giuliani. Era salito agli onori delle cronache qualche giorno fa quando fu accusato dal capo della protezione civile Bertolaso e dal presidente dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia Boshi di allarmismo, dopo aver predetto un violento terremoto scatenando un’agitazione popolare. Le sue previsioni si basano su un sistema di rilevazione del gas Radon che fuoriesce dalla crosta terrestre quando le faglie si attivano prima di un terremoto. E i dati di ieri parlavano di un’altissimo livello del gas, purtroppo però le autorità l’hanno accusato di non essere credibile.