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Azienda brasiliana le licenzia, e le hostess posano su Playboy e su Facebook
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Referendum sulla privacy: Facebook ha bisogno di 60 milioni di voti!

I seggi sono aperti fino al 23 aprile, puoi andare qui per votare. Ce la farà a raggiungere la stratosferica somma di 60 milioni di partecipanti? Significa che un utente su tre dovrà non solo visitare il sito, ma anche aver la voglia di perdere qualche secondo di tempo per votare e magari pure leggerne il perché. Difficile, anche se gli ultimi dati parlano dell’80% degli iscritti che torna almeno una volta a settimana. Magari gli sviluppatori avrebbero dovuto impostare il referendum come uno dei tanti test che stanno spopolando come “Se fossi un film allora saresti” oppure “Che tipo di amante sei”...
Facebook è davanti al primo grande test: quando finisce il gioco e inizia la parte più “seria”, gli utenti sono disposti a collaborare? Oppure anche questa è una trovata pubblicitaria di quel diavolo di Zuckerberg?
fonte: tiscali
È l'Italia la nazione europea dove Facebook è cresciuto di più
Secondo e terzo posto per Spagna e Belgio, dove Facebook è cresciuto rispettivamente del 999% (da 515.000 a 5.662.000) e del 607% (da 327.000 a 2.308.000), mentre la media europea di incremento nelle visite al sociel network è comunque del 314%, a ulteriore testimonianza del successo che la creatura di Mark Zuckerberg è riuscita a ottenere praticamente in tutto il mondo.
fonte: downloadblog
Facebook Login con password sicura
E' una domanda frequente degli amici, soprattutto quelli fidanzati che si iscrivono ai social network e chattano con ragazze non per avere incontri particolari o cercare l'anima gemella, ma solo per divertimento e per non parlare sempre con la propria fidanzata.
Stessa cosa vale anche per Badoo, MySpace o Twitter, anche se per quest'ultima sicuramente di meno perché ha un concetto di community differente.
Quale password trovare per Facebook login?
Che tra l'altro è già un problema quando la nostra morosa ci becca guardare le curve di Cristina Del Basso, adesso figuriamoci se ci trova a chattare con una bella tipa in webcam su msn messenger.
Allora l'username è indifferente, tanto di solito si usa un nickname o nome e cognome che vedono tutti, tranne per l'accesso dove ci vuole l'email che non è visibile agli utenti, ancora più sicura perché è meno semplice da scovare ed un passaggio in più per chi vuole ottenere i nostri dati di accesso.
Mentre per quanto riguarda la password, è sempre consigliato inventarne una complicata, quindi non un nome comune e metterci in mezzo dei numeri. Sarà più difficile da ricordare o memorizzare, ma starete sicuri che il Facebook Login non sarà scovato da nessuno.
Sono sicuro che la mia fidanzata mi lasciarebbe subito se mi trovasse a chattare con tipe che hanno foto belle come queste.
fonte: uominiedonne
Affitta l'appartamento, poi su Facebook scopre che è distrutto

La proprietaria ha sfrattato i due inquilini - Ma era troppo tardi: la giovane coppia era sparita, lasciandosi alle spalle migliaia di sterline di danni e di bollette non pagate. Inoltre, avevano sfondato le ante di alcuni mobili a calci, strappato la carta dalle pareti, e persino tirato giù un lampadario, sfasciandolo. Lorimer ha deciso di diffondere i loro dati a tutte le agenzie immobiliari della zona, per evitare che qualcun altro se li metta in casa.
fonte: Redazione Tiscali
Spariti i libri omosessuali da Amazon? È un bug
Lo sconcerto è forse meglio definibile con 'valanga di proteste' esploso attraverso notizie, commenti, post, Social Network e tutti gli altri canali di informazione/incontro presenti in Rete: blog, Twitter e Facebook i canali più utilizzati per esprimere dapprima indignazione, poi sollievo per i 57.000 titoli tornati online.
Non è chiaro se si sia trattato di un bug o di un tentativo di hacking: Amazon si è però scusata dopo aver rimesso online tutti i titoli precedentemente spariti tornati ora al top tra le vendite.
fonte: pc-facile
Guida pratica per rubare la password di Facebook
La guida promette infatti di poter accedere ad account facebook dei nostri contatti in modo da modificare le informazioni dei vostri "amici", entrare nel loro profilo.
Vi avviso che ancora non ho provato a vedere se il metodo funziona,ancheperchè ame personalmene non interessa ma visto che a qualcuno potrebbe essere utile ,ecco a voi la guida per rubare le password di Facebook:
Prima di tutto recatevi sul sito http://www.facebook.com/ e registrare un account fasullo. Avete capito bene, dovrete fornire dati falsi ma verosimili. Dopo di che chiedete l'amicizia alla persona alla quale rubare la
password. Bisognerà aspettare che la vittima vi conceda l'amicizia (motivo per cui i dati del vostro account "fasullo" dovranno essere verosimili).
Una volta fatto questo, basterà andare sulla home di facebook e premere sette volte il tasto F5 (tra una volta e l'altra aspettate che la finestra si ricarichi completamente). Vedrete così aggiornarsi sette volte la pagina. Il trucco sta qua. Alla settima volta che premete l'F5 vedrete in basso a sinistra comparire la password della vittima. La password rimane visibile solo 1 secondo quindi se non riuscite a vederla al momento potete ripetere l'operazione. Vendicatevi con chi vi ha fatto del male. Non usate il trucco con i vostri amici.
Fateci sapere se il trucco funziona, mi raccomando.. altrimenti potrete usare le guide sui link qui di seguito
fonte: thatmanfranz
Facebook: come rubare (hackerare) le password
Beh prima di tutto vi diciamo “Cattivoni non si fa” e in secondo luogo “non bevete a grossi sorsi da fonti burlone”. Se per cancellarsi da Facebook esistono almeno due vie di cui una affidabile e ufficiale, per rubare la password altrui e quindi le informazioni, i messaggi e quant’altro non esistono programmi nè strani procedimenti.
Ci sono giunte parecchie segnalazioni in merito a un fantasmagorico metodo per rubare la password di Facebook, era dunque doveroso prendere uno spazio per rispondere a tutti. Il metodo segnalato consiste nel crearsi un profilo fasullo chiedendo l’amicizia al malcapitato che poi magari accetterà e “cadrà nella trappola”. Quando si sarà diventati amici si deve premere 7 volte su aggiorna pagina o F5 e per un secondo solamente apparirebbe la password in basso. Ovviamente è una burla, chi ci crederebbe? Beh, basta guardare i commenti sul blog del “creatore” oltre che alle decine di email giunte anche da noi per aver la risposta.
Ottenere di straforo password è sempre stato di moda, anche con Messenger. Come sempre evitate anche di installare applicazioni che promettono il furto salvo poi rubare informazioni a voi stessi o peggio ancora installare virus.
Scopri quanto sei popolare su Facebook!

Questo sito si chiama facebook grader ed è raggiungibile CLICCANDO QUI! Misura la vostra popolarità su Facebook in una scala da 1 a 100, e vi permette di vedere anche i gruppi più popolari e i profili più popolari!
Una volta arrivati nella home page, per vedere quanto siete popolari dovete premere in alto sul tasto centrale “Grade user” e permettergli di connettersi al vostro profilo di facebook cliccando sul pulsante blu “Connect with facebook”, vi apparirà una finestra in cui mettete il vostro nome utente e password di facebook e premete il tasto “collega”!
Il sito si collegherà a facebook e sulla destra vi dirà il vostro grado di popolarità (da 1 a 10) e poi vi dirà a quanti gruppi siete iscritti, quanti amici avete ecc…!
In alto le altre opzioni che potete scegliere sono “elite users” che vi farà vedere quali sono gli utenti più popolari di facebook, ed elite pages, che sono i gruppi più popolari!
E tu? quanto sei popolare?
Nude davanti l'obiettivo e poi via su Facebook: la nuova moda, il sexting

Bastano un telefono cellulare, un computer, una digitale e un po' di esibizionismo. Scende la spallina, occhieggia il capezzolo, sbuca la natica e il gioco è fatto. L'immagine è pronta per essere gettata nel mare della rete. Gettonatissimo il topless. Brigitte Bardot lo esibiva sulla Cote D'azur le giovani 2.0 preferiscono i "posati" davanti al cellulare.
E poi c'è il baratto. L'antica prassi dello scambio bilaterale di beni. Io ti do una figurina e tu me ne dai un'altra. Biglia per biglia, scubidù per scubidù, come in una legge del taglione. Ma quelli erano i tempi della rabona, non della Play Station. Quindi coscia per coscia, seno per seno. E la piazza di questi scambi spesso è la scuola.
Una moda che dilaga fra i giovanissimi. E il dato, allarmante, arriva dagli States. Secondo un sondaggio condotto on line il 20 per cento dei ragazzi fra i 16 e i 19 anni pratica il sexting. Una volta fra i banchi di scuola ci si distraeva con battaglie navali e scherzi al compagno di banco. Ora, da una fila all'altra, sotto gli occhi ignari degli insegnanti, ci si scambiano foto osè. E poi, come da tradizione, tutto finisce on line. Basta fare un giro fra i più popolari social network per perdersi in una teoria infinita di foto le cui didascalie iniziano sempre con il primo pronome personale. Io nuda, io sexy, io in perizoma... ecc ecc. Facebook, Myspace e Flickr ne sono un esempio. Ma ci si accorge della portata del fenomeno frugando nelle reti dedicate ai teenager. Vuoi mettere un profilo su Badoo senza una foto sexy? Non sia mai.
La camera oscura E vostro figlio si improvviserà Helmut Newton. Tutti pronti con l'autoscatto, bicipite teso, addominali serrati come una saracinesca, gambe maliziosamente accavallate. Nella migliore delle ipotesi. In rete impazzano foto e video di ragazzi che si sono autopromossi modelli e hanno gettato la loro bottiglia di nudità nel mare della rete. In attesa, generalmente non troppo lunga, che qualcuno la peschi. E, dietro i risvolti preoccupanti di questo trend, qualche volta si nasconde una risata. La ragazzina che balla in lingerie aggrappandosi a un'anta dell'armadio, come fosse un palo da lap dancer, e se lo tira dietro rimandone schiacciata. O il ragazzo "beccato" dalla madre in tenuta adamitica davanti alla webcam.

Mania Twitter il lampo del Web
«La brevità è la caratteristica distintiva, è un’arte, insegna la capacità di sintesi e la scrittura minimalista» commenta l’esperto Michael Lopp, un noto blogger della Silicon Valley, secondo cui ci sono due tipi di cinguettìi: il «tweet» in cui chi scrive dice qualcosa agli altri (rispondendo alla domanda «Che cosa stai facendo?» o, meglio ancora, «Perchè?») e il «retweet» in cui chi scrive segnala agli altri qualcosa che ha letto in giro.
Il funzionamento del software, che - sorpresa! - piace più al pubblico adulto che a quello giovane, è semplice: non appena un utente invia un messaggio, questo viene ricevuto da tutti i contatti della sua lista. Così l'applicazione può essere utilizzata per tenere aggiornati gratis gli amici su quello che si sta facendo, ma può diventare anche una sorta di ufficio stampa, sia aziendale che personale. Non a caso Evan Williams, tra i fondatori di Twitter nel marzo del 2006, è ex addetto alle pubbliche relazioni. «Mi sono chiesto: la comunicazione è veloce e fondamentale, perchè non fare diventare immediata anche l'informazione?». Williams per ora ha scelto di non cedere alla pressioni di Facebook nè di Google, che hanno cercato di comprarlo, perchè è convinto di poter crescere ancora molto.
Il boom negli Usa è coinciso con la campagna elettorale di Barack Obama, ma sta decollando ovunque: il governo britannico vi diffonde i comunicati di Downing Street; quello israeliano vi tiene conferenze stampa su Gaza. Anche in Italia: lo si è potuto verificare quando via Twitter sono arrivate le primissime informazioni sul terremoto in Abruzzo. Internauti si sono premurati di riportare le notizie all’estero traducendo dall’italiano all’inglese. Poi le prime testimonianze. Anche la protesta che si è scatenata prima di Pasqua in Moldova è partita dai messaggi trasmessi su Twitter, subito dopo l’annuncio sulla vittoria dei comunisti alle elezioni del 5 aprile. «Non perdere la speranza: se ti trovi in Moldova, scendi in piazza e protesta!»: è uno delle centinaia di messaggi diffusi. «Se la rivoluzione anticomunista romena del 1989 fu il primo evento del genere trasmesso dalle tv in diretta, gli eventi in Moldova costituiscono la prima rivolta propagata attraverso la rete Twitter», ha scritto il quotidiano Romania libera.
Il microblogging si sta rivelando ideale per le aziende che hanno bisogno di comunicare con i loro clienti: da Dell a Zappos, passando per Ford, Kodak e Starbucks, hanno trovato in Twitter un canale di marketing per rispondere come a un evoluto servizio clienti e promuovere prodotti. Al Gore fa tam-tam ecologista; Britney Spears si sfoga contro i paparazzi. E se Ashton Kutcher, l’attore marito di Demi Moore, ha dichiarato che grazie a Twitter sua moglie ha salvato una donna che minacciava di suicidarsi, l’astronauta Mike Massimino ha annunciato che utilizzerà Twitter per mostrare il suo allenamento in vista del 12 maggio, quando partirà per lo spazio a bordo della navetta Atlantis, inviando messaggi all’indirizzo Astro_Mike.
I media tradizionali cercano di adeguarsi: Al Jazera trasmette su Twitter gli sviluppi della guerra in Medio Oriente. La Cnn, per comunicare l’attentato a Mumbai, l’ha scelto quando si è accorta di fare fatica a stare al passo con la rapidità con cui si diffondevano le informazioni via digitale. Anche il New York Times invia le news in tempo reale via Twitter. E il primo aprile scorso il Guardian ha annunciato che sarebbe diventato il primo giornale al mondo ad essere pubblicato esclusivamente su Twitter. Un passaggio definito «epocale» perchè tutti gli articoli sarebbero stati condensati in 140 battute. Con un gigantesco progetto per tradurre in «tweet» l’archivio. Annunciando che presto sarebbe arrivato «un nuovo social network che si basa sulla telepatia e che renderà Twitter obsoleto nel giro di settimane». Un pesce d’aprile. Ma - con la crisi dei media tradizionali che incombe - per un attimo c’è chi ci ha creduto.
Facebook Login con password sicura
E' una domanda frequente degli amici, soprattutto quelli fidanzati che si iscrivono ai social network e chattano con ragazze non per avere incontri particolari o cercare l'anima gemella, ma solo per divertimento e per non parlare sempre con la propria fidanzata.
Stessa cosa vale anche per Badoo, MySpace o Twitter, anche se per quest'ultima sicuramente di meno perché ha un concetto di community differente.
Quale password trovare per Facebook login?
Che tra l'altro è già un problema quando la nostra morosa ci becca guardare le curve di Cristina Del Basso, adesso figuriamoci se ci trova a chattare con una bella tipa in webcam su msn messenger.
Allora l'username è indifferente, tanto di solito si usa un nickname o nome e cognome che vedono tutti, tranne per l'accesso dove ci vuole l'email che non è visibile agli utenti, ancora più sicura perché è meno semplice da scovare ed un passaggio in più per chi vuole ottenere i nostri dati di accesso.
Mentre per quanto riguarda la password, è sempre consigliato inventarne una complicata, quindi non un nome comune e metterci in mezzo dei numeri. Sarà più difficile da ricordare o memorizzare, ma starete sicuri che il Facebook Login non sarà scovato da nessuno.
Sono sicuro che la mia fidanzata mi lasciarebbe subito se mi trovasse a chattare con tipe che hanno foto belle come queste.
Altr
Facebook festeggia i 200 milioni di utenti con la moneta virtuale
Festeggiando la soglia dei 200 milioni di utenti, il social netwotk potenzilamente più rilevante del momento apore a nuove opportunità di business: non è una novità l'associazione Facebook e moneta virtuale, come sistema di pagamento elettronico per le transizioni interne al sito. Ora la sperimentazione diventa pubblica
E già emergono i primi commenti sulle prospettive di business della nuova iniziativa: per il momento i soggetti interessati, oltre allo stesso personale di Facebook, sono quindici College americani e VentureBeat.
La soluzione messa in campo prevede la possibilità di acquisire crediti - 100 per ogni dollaro speso - da utilizzare esclusivamente all'interno del network.
Nello specifico, per ora per l'acquisto di regali elettronici, o di piccoli software resi disponibili dagli utenti. Ma un domani?
La caratteristica più pubblicizzata è quella relativa alla possibilità di utilizzare i crediti come forma di donazione per i contenuti inseriti da altri account. Attualmente infatti, gli utenti possono esprimere il proprio apprezzamento nei confronti dei contenuti altrui tramite commento o link "Mi piace".
Con l'introduzione del nuovo sistema, invece, si potranno donare crediti che il ricevente potrà utilizzare a sua volta per premiare i contenuti presenti su Facebook.
Nonostante le dichiarazioni di Facebook, questo nuovo sistema sembra spianare la strada ad un vero e proprio meccanismo di money transfer. Certamente per il momento si tratta di scambi tra account Facebook e la complessità e completezza delle operazioni non è ancora sufficiente per permettere alla moneta elettronica di uscire dal network per acquisti esterni.
Inoltre non è presente una conversione che permetta di trasformare la valuta Facebook in denaro reale e, tra l'altro, alcune voci nella rete già si lamentano dell'eccessiva esposizione di informazioni personali relative ad una forma di credito. Le maggiori critiche riguardano proprio gli aspetti di privacy, che non verrebbe onorata dall'attuale meccanismo che visualizza in ogni commento o donazione lo status del "conto" degli utenti e i guadagni ottenuti.
Video aggressione pubblicata su Facebook, fermato

Sismografo Online, solo su Facebook login Blog
Autoscatti osè su Facebook, nuova moda dei teenager: il Sexting

MORALE A RISCHIO? - «E’ un fenomeno molto preoccupante - ammonisce Bill Albert della Campagna di prevenzione delle gravidanze minorili - che dall’America si diffonde nel mondo. Sono foto suggestive». La polemica sul «Sexting» è esplosa questo mese, dopo che i media ne hanno messo in evidenza la crescita. Come riferisce il Wall Street Journal esaminando il fenomeno, l’America si è divisa in due. Parte del pubblico crede che, con le sue immagini titillanti, il «Sexting» sia un rischio per la morale familiare; ma un'altra parte contesta il sondaggio del 2008, che a suo giudizio avrebbe «gonfiato» il fenomeno. David Finkelhor, un sociologo che si occupa di crimini contro i bambini, nota a esempio che il sondaggio fu condotto solo on line: «E’ probabile che vi abbiano risposto gli esibizionisti, i cow boys e le cow girls dell’internet, sessualmente liberi, e non rifletta la condotta della massa».
continua a leggere su corriere
USA, nuove leggi per il sexting, danneggiato Facebook!

Lo scenario su cui si sono svolti gli avvenimenti che hanno portato all'incriminazione dell'adolescente è il web, precisamente quella porzione circoscritta al suo profilo personale di MySpace: sarebbe qui che la ragazzina, di cui non sono state diramate le generalità per via della giovane età, avrebbe postato alcune foto che la ritraevano senza veli. Foto esplicite, che sarebbero state in qualche modo segnalate alle autorità competenti che hanno in seguito provveduto all'arresto della giovane, la quale si è giustificata dicendo di aver caricato le immagini incriminate così che il suo ragazzo le vedesse.
Le accuse che pendono ora sul capo della giovane ragazza, ora affidata alla custodia di sua madre, sono pesantissime: detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Se giudicata colpevole, la ragazzina rischia una pena fino a 17 anni di reclusione, nonché l'iscrizione al registro dei sex offender, anche noto come gogna online. "Sfortunatamente, i giovani non hanno gli stessi criteri di giudizio degli adulti" spiega Seth Kreimer, docente di diritto costituzionale presso la University of Pennsylvania.
continua a leggere su punto-informatico
Sexting, "l'arte" delle teenager nel farsi gli autoscatti osè e pubblicarli su Facebook: è una vera moda
Sexting, definizione abbozzata: è un incrocio tra texting and sex, ed è un simpatico passatempo che sta spopolando in Usa ma che ha diversi adepti anche in Italia. Per gioco, le vostre figlie - ma anche i figli maschi, non crediate - spediscono i loro corpi nudi, fotografati con il cellulare, ad amici e compagni di classe. No, non ad amici e parenti. In cambio, spesso, ricevono lo stesso regalino. Si spera, anche perchè va bene l'esibizionismo fine a se stesso, ma soprattuto per i maschietti si spera in un congruo ritorno. Ecchediamine.
E' una cosa preoccupante? Sì, lo è.
Ora passo a spiegarvi perchè l'argomento rientra nelle competenze di un blog di spettacoli, e lo faccio pubblicando una foto che dice più di mille pallose parole come quelle inserite fino ad ora.

Non so, è come se, ai vostri tempi, una delle giovini star televisive che seguivate con tanto amore e affetto fosse comparsa sulla pagina del vostro giornaletto preferito (no, internet ancora non c'era) completamente desnuda. Ai tempi sarebbe stato uno scandalo ancor più grosso, ma dentro di voi un piccolo tassello di disibinizione sarebbe volato via assieme alla pagina strappata e conservata nel cassetto segreto della camera (nel caso della Hudgens i ragazzi di oggi avranno la foto nella cartella segreta nascosta nel computer).
Il sexting è comune tra le ragazze tra i 14 e i 16 anni. L'età della scoperta del sesso, che ovviamente ai nostri tempi godeva di una soglia assolutamente più alta, coincide anche con le prime forme di esibizione sullo stile della star mezze nude, e soprattutto sullo stile delle tante tette che non mancano mai in tv. Ed è proprio il seno la parte più mostrata agli amichetti. Il topless, del resto, è ufficialmente sdoganato.
Quindi? Bè, non saprei che dirvi, non me la sento di mandarvi a sbirciare i cellulari dei vostri figli, però fate attenzione. Eh, un suggerimento banalotto. Me ne rendo conto. Facciamo così: io vi ho avvertito, ora siete liberi di fare ciò che volete. Volete un esempio tutto italiano di sexting? Chiara Fantoni (e le foto che sono circolate in rete erano pornografiche, non semplicemente sensuali. Tanto che non le avremmo pubblicate anche se Chiara fosse stata maggiorenne).
Spero non vi dobbiate trovare un giorno di fronte a foto come quelle qui sopra. Auguri. In bocca al lupo. Insomma, che Dio ce la mandi buona. Ho un figlio anche io, non è che mi sto divertendo a mettervi in ansia e basta. Signùr che ansia.
fonte: blogsphere
Sony annuncia la futura integrazione di Facebook su PlayStation 3

Nel corso della conferenza MI6, in corso a San Francisco, John Koller (direttore marketing hardware di SCEA) ha annunciato che nei piani di sviluppo di nuovi servizi dedicati agli utenti PlayStation 3, rientra l’integrazione con Facebook, il celebre portale di social network.
In risposta ad una domanda in merito di John Davison, moderatore dell’intervento, Koller ha confermato che tale mossa non avrà solo l’obiettivo di promuovere i propri titoli o prodotti, bensì rientra appieno negli obiettivi di alcuni giochi al momento in fase di sviluppo.
200 milioni di persone vivono in Facebook
Il fondatore e CEO di Facebook ha annunciato con orgoglio che il più famoso social network del pianeta ha appena raggiunto i 200 milioni di utenti, dopo soli cinque anni dalla sua nascita.
Poteva offrire champagne con un'applicazione a tutti, oppure fare un passo avanti e spedire 200 milioni di magliette, ma Zuckerberg ha preferito festeggiare il nuovo traguardo con un nuovo post sul suo blog.
Potete leggere di come stiano lavorando costantemente per migliorare, di come puntino a conquistare il mondo intero (hey, è ancora lunga), di come Facebook sia uno strumento tanto per i privati quanto per le aziende, e tante altre questioni importanti e amenità.
L'impressionante traguardo, in ogni caso, ci permette di dire che le reti sociali, delle quali Facebook è il principe, il re e il consorte, hanno cambiato radicalmente il concetto stesso di rete, il modo di comunicare, di fare pubblicità, tutto. Per alcuni (molti) è diventato quasi un sinonimo della rete stessa. E scusateci se è poco.
Si arriverà ad una stasi, prima o poi. Per allontanare lo spauracchio del rito di passaggio, Zuckerberg ha pensato bene di creare una pagina, ops, profilo, per permettere a tutti di raccontare come Facebook li hai aiutati a vivere meglio.

Statistiche alla mano, più della metà degli utenti di Facebook accedono al sito almeno una volta al giorno, e il gruppo che cresce più rapidamente è quello degli utenti sopra i 35 anni, e circa il 70 percento del totale risiede fuori dagli Stati Uniti. Mediamente, ogni utente ha circa 120 amici.
Intanto resta aperta la questione del modello di business, e di come Facebook farà per mantenersi e produrre utili. Per l'amministrazione è ancora valida la vecchia valutazione di 15 miliardi di dollari, alla quale molti non credono, perché basata esclusivamente sulle potenzialità del servizio.
Forse è proprio a causa dell'incertezza economica che non si vuole chiudere nessuna porta. Le major cinematografiche, per esempio, potrebbero essere interessate a fare promozione su Facebook, e allora meglio bloccare chi cerca di postare un collegamento a The Pirate Bay, come accade da qualche tempo.
Facebook Login
Come mai non funziona accedi?
L'errore più comune è quello di non salvarsi i dati in un posto sicuro e tra tanti account che abbiamo su tutti i social network, spesso ricordarli tutti non è affatto semplice.
E non è sicuro usare gli stessi username e password per tutti, perché metti il caso che uno scopre quello di Twitter, poi fa una ricerca e vede che ho un profilo anche su Facebook o youtube o qualsiasi altra community online... a questo punto potrà entrare in tutti i miei account e usarli a suo modo e piacere per disturbarmi e compromettendo la mia privacy.
E' per questo motivo che bisogna avere password diverse e sicure per ogni accesso conservare i dati per il login (l'username può variare da email a nickname) non nel portafogli o in vista dei colleghi di ufficio, ma su un'agenda tenuta a casa in un posto nascosto e sicuro.
Se proprio devo portarmi dietro tutte le password, è buona norma tenerle in posti differenti rispetto al nome utente in modo che non sia estremamente facile risalire a quali siti sono collegati.
Penso anche a tutti i fidanzamenti che si rovinano perché la ragazza o il ragazzo entrano in possesso dei dati, aprono le nostre ultime visite e magari trovano in chat una conversazione in webcam con una bella tipa come quella del video di YouTube pubblicato qui di seguito al post.
E' valido per tutte le community questo consiglio, ma tornando al Facebook Login, prima di entrare sulla pagina principale (home page) facciamo attenzione ad aver digitato correttamente email e password (sono importanti anche il minuscolo e maiuscoletto) su www.facebook.com e cerchiamo sempre di cambiare la psw ogni 3 o 6 mesi per una questione di sicurezza.
fonte: blogspot
Federico Macheda, storia, vita e.. Facebook

E dunque prime pagine, popolarità, boom di contatti su Facebook. I giorni di gloria (sarà vera gloria? Gli auguriamo di sì) che sta vivendo Kiko Macheda probabilmente saranno rivissuti di qui a qualche tempo da altri giovani italiani in cerca di successo all’estero. Ce ne sono una trentina e non è un caso se la maggior parte risiede attualmente nel Regno Unito. Qui infatti è possibile trovare le 4 S che rendono facile dire arrivederci, o addio, al Bel Paese: soldi e scuola garantita (i primi per gli aspiranti campioni, i secondi per aggirare il veto dei genitori: non dimentichiamo le età dei ragazzi), ma anche stadi e sopravvivenza in Champions: quello che pone attualmente il soccer inglese qualche spanna sopra al calcio nostrano.
continua a leggere..
Terremoto, colletta-truffa su Facebook
Ci sono sciacalli non solo tra le macerie delle città colpite dal terremoto, ma anche su Facebook: Marco Pellegatti, finto nipote del giornalista Carlo Pellegatti (Mediaset), sul proprio profilo sta cercando di raccogliere fondi per un'iniziativa benefica che sostiene esser stata organizzata insieme dal Milan e da Mediaset, ma che è in realtà inesistente. "Mediasetpremium in collaborazione con Ac Milan sta raccogliendo fondi per la popolazione dell'Abruzzo colpita dal terremoto. Se volete devolvere anche una minima cifra potete farlo su Carta Lottomaticard n...." si legge sul profilo del sedicente Marco Pellegatti.
Per smentire gli scettici che hanno messo in dubbio la sua parentela con il noto giornalista sportivo, ha inserito un post in cui spiega che "mio zio Carlo Pellegatti ha appena detto a Milan Channel che è iscritto a Facebook e che ha un nipote di nome Marco, quindi finitela, adesso non potete dire più nulla". "Non ho nessun nipote che si chiama Marco, non sono iscritto a Facebook e, soprattutto, non esiste nessuna raccolta fondi organizzata da Milan e Mediaset", ha chiarito Carlo Pellegatti, che ha già allertato l'ufficio legale di Mediaset e presenterà una denuncia alla polizia postale.
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Terremoto, altre due forti scosse all'Aquila
Le due scosse si sono intervallate a distanza di cinque minuti e la seconda "è durata diversi secondi ed è stata molto forte".
"Le scosse hanno fatto cadere dei calcinacci nel centro e provocato un fuggi-fuggi generale", ha detto il testimone che si trovava di fronte alla Casa dello studente crollata e dove i soccorritori stanno ancora scavando alla ricerca di superstiti.
Durante la notte ci sono state diverse scosse di assestamento, la più forte delle quali è stata di magnitudo 4.8.
Sisma Abruzzo, probabilmente altri 6 sotto macerie Casa studente

Nell'attività di ricerca vengono impegnati anche diversi cani delle unità cinofile.
Attraverso uno squarcio nella facciata del primo piano della Casa dello Studente si intravedono una scrivania, una libreria e uno zaino. Vicino al luogo del crollo, tra gli oggetti recuperati durante le ricerche e accatastati in un angolo, ci sono manuali di diritto penale, psicologia e matematica, quaderni e cartelline, dei cd, delle riviste e un pupazzo.
fonte: yahoo
Facebook adesso va in tv...

Altra importante novità in casa Samsung sono i tv lcd con retroilluminazione led, applicata sulla serie 7000 e 6000. I led vengono applicati sui bordi dello schermo al posto dei comuni tubi fluorescenti e danno due grandi vantaggi: la qualità della riproduzione del nero e delle scene molto scure è nettamente migliore, inoltre il consumo di energia scende di circa il 40% rispetto ai normali tv lcd. Ulteriore vantaggio è la riduzione dello spessore del tv, che scende fino al valore di 25 mm, un record per apparecchi che non hanno unità di sintonia separate. Per rendere più facile il fissaggio a parete è stato brevettato un nuovo sistema di estrema semplicità, praticamente come appendere un quadro con un solo chiodo. Questi apparecchi sono disponibili con misure da 32 a 55 pollici, dispongono di risoluzione Full Hd, del circuito 200 Hz per migliorare la fluidità delle immagini, sintonizzatore tv Hd e hanno un'estetica molto curata; i prezzi di questa serie non sono in stile Samsung, per esempio il 46 pollici della serie 7000 costa 2999 euro, la qualità costa anche in Corea.
Per chi prevede una spesa inferiore può contare sulla vasta gamma 7 con retroilluminazione tradizionale ma gran parte dei contenuti tecnici dei modelli led, con la serie 6 pii si possono scegliere modelli dallo schermo più piccolo, fino a soli 19 pollici ma sempre con estetica decisamente curata. Ancora più in basso nella gamma va segnalato come tutti i tv Samsung con la lettera B nella sigla sono dotati di sintonizzatore Hd per il digitale terrestre; inoltre tutti i tv Samsung sono già certificati Dgtvi per accogliere la Smarcam dedicata ai canali pay per view di Mediaset e Dahlia.
Plasma e blu-ray per completare l'offerta
Samsung ha già chiarito in passato che non rinuncia agli schermi al plasma, vengono infatti rinnovate le serie 8 e 6 disponibili in formati che vanno dai 42 ai 63 pollici. Tra le caratteristiche principali la risoluzione Full Hd, funzioni web Media2, tuner Hd, collegamento al pc con protocollo dlna, porta usb e spessore ridotto a circa 3 cm. Tutti i tv al plasma di Samsung hanno pannelli senza piombo e possono vantare la certificazione europea Eco Flower.
La gamma blu-ray si rinnova con diversi modelli, separati o già integrati in sistemi home theater. Il modello di punta Bd-P4600 (399 euro) è talmente sottile (39 mm) che si può anche fissare in verticale a parete, è predisposto per il collegamento wi-fi dedicato alle funzioni Bd Live 2.0 oppure per accedere ai contenuti web come già visto per i televisori. Il modello Bd-P3600 (369 euro) ha praticamente le stesse funzioni ma il collegamento wi-fi avviene tramite una chiavetta usb esterna. Il modello base Bd-P1600 (269) ha dimensioni più tradizionali e rinuncia alle uscite audio 7.1 ma è comunque predisposto per il collegamento wi-fi. Molto interessante la soundbar Ht-Bd8200, con lettore,amplificatori e diffusori riuniti in un unico elemento facilmente fissabile a parete sotto al televisore; il subwoofer attivo in dotazione al sistema si collega senza fili e può essere collocato in posizione defilata. Il modello Ht-Bd7200 ha praticamente le stesse funzioni ma ha i diffusori 2.1 separati, per chi preferisse una soluzione da sistemare su un ripiano o scaffale. La sezione blu-ray di questi due sistemi ha le stesse funzioni e la stessa qualità delle immagini degli apparecchi separati.
E la tragedia finisce in diretta su Facebook

fonte: iltempo
I gruppi di Facebook e Twitter si mobilitano per il terremoto

Il sentimento di partecipazione, anche se espresso con un mezzo virtuale come un social network, può servire in casi come questo per dare un gesto di solidarietà ai parenti delle vittime, che purtroppo continuano ad aumentare.
Tra i principali gruppi vi sono alcuni, come Aiutiamo le vittime del terremoto, che riporta nella descrizione:
Questo gruppo nasce per favorire e coordinare gli aiuti alle vittime del terremoto da parte dei membri di Facebook.
Chiunque abbia indirizzi utili, numeri di telefono, conti correnti e altre informazioni, può metterle qui a disposizione degli amici abruzzesi, i quali possono segnalarci le situazioni più critiche e consigliarci sul modo migliore per aiutarli.
Sono presenti poi alcuni gruppi, come "Una goccia tra le macerie – Io dono il sangue per i feriti del terremoto – Non mi costa nulla e salva la vita" in cui è possibile prendere contatto ed informarsi su come donare sangue, in particolare l’universale 0 RH negativo.
Anche Twitter, il micro-blogging, serve a tenersi informati e vicini alle vittime, la corsa alla solidarietà è partita.
fonte: pctuner
Il terremoto era prevedibile? Il popolo del web si divide sul caso Giuliani
Giampaolo Giuliani, ricercatore del Laboratorio nazionale del Gran Sasso |
La scossa che ha devastato l’Aquila e raso al suolo Onna era un disastro annunciato? L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sostiene che “non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti (previsione della localizzazione, dell’istante e della forza dell’evento). Ciò è vero anche in presenza di fenomeni quali sequenze o sciami sismici che nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento. Una scossa quale quella che si è manifestata oggi viene normalmente seguita da numerose repliche, alcune delle quali probabilmente assai sensibili”. Anche uno dei massimi esperti sismologi italiani, Massimo Cocco, interpellato da Panoama.it, è stato categorico: “Impossibile prevedere un sisma di tale entità”.
Ma da settimane un ricercatore del Laboratorio del Gran Sasso, Giampaolo Giuliani, afferma che sarebbe possibile “riuscire a prevedere eventi in un raggio d’azione di 120-150 chilometri”. In un momento di incertezza e sull’onda emotiva del terremoto, il popolo della rete si divide sul caso Giuliani. Ogni aspetto delle sue affermazioni è valutato, soppesato in lunghe discussioni tra forum, social network, blog. Con preoccupazione, rabbia, sconforto. Ovviamente, nessun utente ha le competenze scientifiche per valutare le dichiarazioni di Giuliani, ma l’esigenza comune è quella di comprendere quali potrebbero essere state le conseguenze delle affermazioni di Giuliani, se prese sul serio.
“Questo signore era andato in una trasmissione…(ora nn ricordo il nome)…e aveva avvertito della tragedia…subito dopo denunciato per procurato allarme…tant’evvero che le persone “più timorose” a l’Aquila o dormivano per strada o se ne erano andate per un po’ di tempo” scrive sixty009. Aggiunge chinasky85: “Non si poteva sapere dove di preciso e quando potesse accadere, non c’è dubbio, però questo signore aveva preannunciato che qualcosa sarebbe successa…ed è stato denunciato…e questa è l’Italia…l’Italia dell’edilizia abusiva, e delle case fatte di sabbia…opionione comune in queste ore: in Giappone e California centinaia di sismi magnitudo 6 e oltre…zero vittime….per prevenzione e edilizia razionale nelle “zone a rischio”. Alcuni sostengono la necessità di continuare sulla strada della ricerca scientifica, ma ragionano anche sulla difficoltà di allestire un intervento: “Il metodo di Giampaolo Giuliani è, in prospettiva, sicuramente da approfondire. Ma cosa bisognava fare : evacuare la zona di Sulmona ? (quella citata da Giuliani). E fino a dove ? Pescara,Vasto,L’Aquila,Frosino ne,tutto il parco nazionale d’Abruzzo ? E per quanti giorni ? Non spariamo contro la Protezione Civile e non facciamo polemiche strumentali” dice fakos24.
Le voci critiche verso Giuliani sono altrettanto appassionate. “E meno male che lo sciame sismico doveva diminuire per la fine di marzo. Io non so se il sistema di questo signore sia valido o meno ma cerchiamo di essere razionali. E’ un sistema in via di sperimentazione che solo per caso si è trovato su un terremoto cosi forte. Secondo le sue previsioni doveva capitare la settimana scorsa in un’altra zona. In ogni caso è procurato allarme e non si chieda scuse ma si studi se questo sistema sia valido oppure no” scrive hewlyred. Rincara la dose dejudicibus: “È evidente che non si possono evacuare milioni di persone per settimane senza alcuna idea se e quando verrà la scossa. Il secondo, che la scossa potrebbe non arrivare. Il che vuol dire, che ci piaccia o meno, che non si possono prevedere i terremoti. Le polemiche, in cui noi italiani siamo bravissimi, servono solo aggiungere alla sofferenza un’inutile rabbia per qualcosa che non è possibile. farlo credere vero è sbagliato”.
Terremoto: la terra continua a tremare
L'ultima scossa registrata all'1:15, con intensità di magnitudo 4.8 scala Richter, è stata una delle più forti dopo quelle della scorsa notte. I comuni di Pizzoli, Parete, Catipignano e Cagnano Amiterno, le zone prossime all'epicentro.
Mezz'ora prima, alle 00:47, gli strumenti avevano registrato una scossa di magnitudo 3.6 scala Richter nei territori de L'Aquila, Collimenti, Villagrande e Scoppitto, preceduta da una alle 23.57 di magnitudo 3.8.
La Rete e il terremoto: da facebook alla realtà
Sgombrando il campo da ogni equivoco: non si intende in alcun modo analizzare nel merito la teoria di Giuliani, né fare un processo alle intenzioni basato su quello che in queste ore si va dicendo. L'intento, semmai, è quello di cogliere una battaglia parallela, un senso generale nel quale anche la Rete viene giocoforza coinvolta: il valore delle fonti, il peso dell'ufficialità, l'importanza della verità condivisa e la discriminante tra l'allarmismo e l'allarme. Tutto questo mentre l'Abruzzo vive la propria tragedia e mentre, anche in questo caso grazie alla Rete, l'Italia sta muovendosi per portare la propria solidarietà alle popolazioni colpite.
Due video sono determinanti per capire ciò che sta succedendo attorno al nome di Giuliani. Il primo, datato 1 Aprile, è nelle sue esplicite parole, nella sua descrizione del fenomeno e nelle sue teorie secondo le quali i terremoti possono oggi essere previsti anche grazie a nuove tecnologie che introducono nuovi sistemi di rilievo e nuovi sistemi di interpretazione dei dati conseguenti:
Il secondo video è quello che, col senno del poi, risulta quasi drammatico e sicuramente simbolico: la classe politica che, nella pomposità delle aule ufficiali, respinge il "procurato allarme" e si affida alle conclusioni deterministiche della comunità scientifica per tranquillizzare la popolazione, quella stessa popolazione che nel giro di pochi giorni si sarebbe trovata in ginocchio.
Di qui si parte per tentare di fare in modo che nulla, ma proprio nulla, debba essere successo invano.
continua..
Terremoto in Abruzzo. Numero di morti sale a 179, 17.000 gli sfollati
Secondo i dati forniti dalla Protezione civili i dispersi sono 34 mentre i feriti sono 1.500. Gli sfollati sono complessivamente 17.000, di cui 10.000 a L'Aquila e 7.120 nella provincia.
Prosegue senza sosta, intanto, l'opera dei soccorritori che continuano a scavare tra le macerie dei palazzi e delle case crollate alla ricerca di sopravvissuti. Fino ad ora oltre 100 persone sono state estratte vive.
Il lavoro delle squadre di soccorso non si è interrotto nemmeno durante la notte sia all'Aquila che nei comuni limitrofi: operazioni rese ancora più complesse dalle decine di scosse che si sono succedute, la più violenta della quali alle 1.15 con una magnitudo di 4.8.
Il sindaco de L'Aquila, Massimo Cialente, dopo un sopralluogo tra le rovine della città e della Casa dello Studente, in via XX Settembre, ha detto che sotto le macerie dell'ostello potrebbero ancora esserci cinque persone.
fonte: newsrimini
Marta, 24 anni, dopo 23 ore estratta viva dalle macerie
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E non è l'unica storia che nella tragedia è andata a lieto fine. Un medico del 118, Giorgio Casaccia, di Teramo, ha spiegato che l'operazione di salvataggio della giovane donna è stata molto complessa, ci sono volute cinque ore per raggiungerla scavando un cunicolo tra i detriti. La giovane era stata individuata grazie alla testimonianza di un ragazzo, Matteo, che poche ore prima era stato a sua volta tratto in salvo e dopo ha indicato la zona in cui era intrappolata l'amica. "C'erano travi pericolanti tutte attorno", ha detto il soccorritore, e aveva "le gambe bloccate dai massi". Ma i volontari, come le persone intrappolate, non si arrendono. "Ci sono altre persone tra le macerie", e continua così la lotta contro il tempo.
fonte: 4minuti
Video: Terremoto in abruzzo, conferenza stampa di Berlusconi e Bertolaso
Altri video in merito nei link a seguire:
Criticano prof su Facebook: sospesi

Non appena il preside della scuola media di Pavia ha deciso di sospendere alcuni allievi di una terza classe per le diffamazioni comparse su Facebook ai danni di una loro insegnante, gli autori hanno immediatamente cancellato il gruppo di discussione incriminato apparso sul social network. La direzione della scuola non ha voluto rilasciare commenti sui provvedimenti presi, ma non ha nemmeno escluso che la sospensione possa comportare un cinque in condotta, con il rischio quindi di una bocciatura per i ragazzi. Nei giorni scorsi sulle pagine di Facebook erano comparse frasi diffamatorie e apprezzamenti di dubbio gusto su un'insegnante, di cui erano stati pubblicati sia il nome sia alcune foto. Tra i commenti apparsi sul sito, anche affermazioni che mettevano in dubbio le competenze professionali dell'insegnante. "Durante le sue lezioni io non faccio niente", ha scritto con candore uno degli allievi, ignorando le conseguenze di una simile confessione.
Facebook comincia a testare la sua moneta virtuale

Già etichettata da alcuni “la forma più evoluta di signoraggio bancario”, prima ancora di averne avuto anche solo notizia esaustiva, la famigerata valuta virtuale di Facebook comincia ad essere testata ufficialmente. Non si tratta della moneta di Pet Society, che pure orde di ragazzini amano cambiare con veri euro per abbellire più in fretta le pareti della camera da letto del loro animaletto colorato e costoso.
Si tratterebbe di un sistema, appunto, per compiere più facilmente e rapidamente (e frequentemente) operazioni di varia natura usando le migliaia di applicazioni di Facebook. Senza dover ricorrere ogni volta, caso per caso, sviluppatore per sviluppatore, al numero della propria carta di credito e a una nuova transazione, la cui sicurezza sarebbe sempre tutta da verificare.
Se ne parla da un anno ormai, ma solo di ieri notte è la conferma di alcuni test sulla possibilità di trasferire fondi da un utente all’altro. Ne vedremo delle belle.
fonte: The Facebook Blog
Terremoto Abruzzo: la conta dei morti sale ancora
Nella sola piccola Onna, 400 abitanti, i morti sarebbero 50. Inoltre, secondo i vigili del fuoco, il 50% delle case dell'Aquila non è agibile. Decine di migliaia gli sfollati, 50.000 secondo la Reuters. Almeno 26 i comuni interessati in modo serio dal sisma.
Particolarmente difficile il compito dei soccorritori. Le continue scosse di assestamento rischiano di far crollare gli edifici lesionati mentre la Prefettura, dalla quale abitualmente vengono coordinati i soccorsi, è andata interamente distrutta.
TERREMOTO ABRUZZO/ Mobilitazione anche da Facebook e Twitter

Sin dai primi momenti successivi al sisma sui Social Network e in particolare Su Facebook, il popolo di Internet si è attivato per scambiarsi messaggi, informazioni e richieste di notizie. Su Facebook e' nato fra gli altri il gruppo "Aiutiamo l'Abruzzo", in cui gli iscritti si scambiano informazioni utili come i numeri di telefono per l'emergenza, i riferimenti per donare il sangue o le segnalazioni per organizzare 'aiuti concreti' per la popolazione sfollata.
Ma la rete sociale ospita anche quasi una novantina di gruppi 'Terremoto in Abruzzo", creati appunto per scambiarsi notizie e informazioni sulle zone colpite dal sisma.
Twitter - Testimonianze dirette si trovano anche su Twitter, rete sociale di microblog via telefonino, su cui le notizie delle prime scosse hanno cominciato a circolare anche prima che sui canali di informazione tradizionali.
Su Facebook esplode la solidarietà per l’anti Bertolaso
Domani speriamo pure di sapere se avranno trovato vivo Elvio Romano, classe 1985, che i suoi amici di Boiano (Campobasso) cercano scavando a mani nude in mezzo alle macerie della casa dello studente. E parleremo del fatto che questa è una delle tante notizie che abbiamo appreso semplicemente leggendo Facebook. A me l’ha detto Michela Marra, un’amica di Elvio, che ho letto nel flusso dei miei contatti e degli stati che andavano scrivendo. Michela sta raccontando di Elvio in diretta Facebook.
Oggi, se permettete, c’è il dominio dell’emozione. Ma intanto è impossibile non notare il ribollìo della rete, fin da ieri sera, quando si parlava di terremoto riferendosi alla scossa che ha colpito Ravenna alle 22,30. Luca Sofri ha citato un brano di conversazioni. Noi qui semplicemente abbiamo usato la rete, da ieri sera, come la migliore agenzia che avessimo. E così a mezzogiorno si vede la notizia incredibile: il gruppo che sostiene l’invenzione di Giampaolo Giuliani, il “precursore sismico”, l’oggetto delle polemiche di queste ore. Giuliani aveva avvertito da giorni che si preparava una scossa catastrofica e come risultato si è visto recapitare un avviso di garanzia per procurato allarme. E mentre sulle stazioni televisive le dichiarazioni sono tutte rilasciate da quelli che continuano a dire che i terremoti non si prevedono (come la scienza continua a dire fino ad oggi), sulla rete la bolla della solidarietà per Giampaoli si gonfia sempre più. Mai come in questo momento la differenza tra ufficialità e non-ufficalità si distingue chara.
I promotori sono due colleghi di Giuliani, Mirko Rocci e Fabrizio Cimino. Il gruppo ha già 1506 sostenitori (alle 12,10). Ecco l’appello:
Non ripetiamo gli errori fatti con Antonio Meucci, Guglielmo Marconi e tutti gli altri inventori e scienziati italiani costretti a fuggire dalla nostra terra per regalare gloria ad altri!
AVETE LA MINIMA IDEA DELLA PORTATA DEL PROGETTO? PREVEDERE TERREMOTI SIGNIFICA SALVARE VITE UMANE, RISORSE ECONOMICHE, EVENTUALI DISASTRI AMBIENTALI, ecc..!
E’ nostro dovere approfondire, indagare, sperimentare, studiare… e soprattutto confrontarsi!
Per fortuna del terremoto hanno paura anche i politici che, anche se seduti su comode poltrone, qualche lampadario in testa possono sempre beccarlo.. e per certi speriamo che sia bello appuntito! Quindi coinvolgiamo tutti affinché vengano date risorse e credibilità ad un progetto che ha tutte le carte in regola per essere credibile.
Io, come fisico, pur non avendo una conoscenza specifica nel settore, ritengo plausibile quanto sostenuto da Giuliani. Spero di poter avere accesso a maggiori informazioni a riguardo al fine di valutare con una maggiore cognizione.
Credo che una società sviluppata debba avere il coraggio di dare fiducia e supporto a chi nel mondo della scienza ha idee o ispirazioni di portata colossale.
Terremoto in Abruzzo: la rete si mobilita, video e foto

Solidarietà, empatia e vena critica: internet reagisce da par suo alla tragedia. E poiché quest'evento catastrofico era stato previsto qualche giorno fa, com'è noto, dal sismologo Giampaolo Giuliani, non creduto e destinatario di una denuncia per procurato allarme, sono immediatamente comparsi su Facebook gruppi dedicati al ricercatore, da «Giampaolo Giuliani aveva ragione sul terremoto!» a «Sosteniamo Giampaolo Giuliani ed il BREVETTO x la previsione di TERREMOTI!» che conta già centinaia di iscritti e messaggi in bacheca. Gruppi che fanno da contraltare a quello dedicato a «Bertolaso buffone», riaccesosi in queste ultime ore di aspre polemiche sull'operato del responsabile della Protezione civile.
A questi si aggiungono, tra i numerosi gruppi creati sull'onda dell'emozione, il gruppo «Facebook per il terremoto in Abruzzo», il «Gruppo di solidarietà terremoto in Abruzzo» che pubblica messaggi di carabinieri impegnati nelle operazioni di soccorso, quello creato dai volontari della Croce Rossa, «Emergenza Nazionale per Terremoto in Abruzzo», che si propone di dare aggiornamenti istantanei su notizie, decisioni prese, attività da intraprendere e infine il gruppo dedicato alle vittime del sisma.
Testimonianze dirette, corredate da foto e video, vengono inviate al sito di Youreporter.it, aggregatore di notizie all'insegna di quella che viene ormai definita «informazione dal basso», diffusa in tutta Italia e in grado di fornire i video e i servizi migliori anche ai Tg nazionali. E nemmeno i media mainstream, ovviamente, possono più permettersi di trascurare la rete: la Rai, e in particolare Rai News 24, per esempio, fornisce aggiornamenti sulle ultime dall'Abruzzo in tempo reale.
Le prime drammatiche sequenze, girate nelle prime ore dopo la scossa, sono state immediatamente pubblicate su Youtube e su altri analoghi aggregatori, come Libero Video.E poi Twitter e Friendfeed, ovviamente: su questi network i messaggi, soprattutto dalla zona interessata dal sisma, arrivano a tamburo battente. «Vi dico solo che gli abitanti della mia zona stanno dormendo in macchina», «Che faccio, torno a dormire o devo aspettarmi un'altra botta?» scrivevano questa notte su Friendfeed Milla e Nicola dalle città vicine all'epicentro. «Casa mia è un percorso a ostacoli - scrive Maxime -, per terra è caduto di tutto. Nel frattempo qui sotto c'è un party e c'è gente che distribuisce caffè e cornetti. Ho ancora la tachicardia, ma siamo stati fortunati», conclude.
Facebook si schiera con il tecnico Giuliani. E Google...

A proposito di mappe, ti consiglio anche un utile sito come World Wide Earthquake (http://earthquake.googlemashups.com/) che ti mostra tutti gli ultimi terremoti con uno speciale mashup di Google Earth. A sinistra troverai tutta la lista dei sismi con luogo e magnitudo, sulla mappa i cerchi colorati di daranno subito idea dell’importanza del fenomeno. E in queste ore l’Italia è completamente rossa, come ustionata da una tragedia che qualcuno dice si poteva evitare.

Ieri notte il dramma ha dato ragione a Giuliani che è subito diventato uno dei personaggi più cercati in rete e su... Facebook! Sul popolare social network sono stati immediatamente creati gruppi a sostegno del ricercatore e delle sue teorie. Su tutti quello intitolato “Sosteniamo Giampaolo Giuliani ed il brevetto per la previsione dei terremoti” che in poche ore ha raggiunto oltre 1500 iscritti. Sulle pagine dei vari sostenitori di Giuliani si possono trovare anche altri elementi interessanti come un video (http://www.facebook.com/video/video.php?v=1095144229540&oid=61305039102) che illustra il funzionamento del sistema di previsione. Sicuramente più affidabile e serio del progetto che vedeva utilizzato l’accelerometro di portatili o smartphone per “sentire” in anticipo una scossa.