Sexting, definizione abbozzata: è un incrocio tra texting and sex, ed è un simpatico passatempo che sta spopolando in Usa ma che ha diversi adepti anche in Italia. Per gioco, le vostre figlie - ma anche i figli maschi, non crediate - spediscono i loro corpi nudi, fotografati con il cellulare, ad amici e compagni di classe. No, non ad amici e parenti. In cambio, spesso, ricevono lo stesso regalino. Si spera, anche perchè va bene l'esibizionismo fine a se stesso, ma soprattuto per i maschietti si spera in un congruo ritorno. Ecchediamine.
E' una cosa preoccupante? Sì, lo è.
Ora passo a spiegarvi perchè l'argomento rientra nelle competenze di un blog di spettacoli, e lo faccio pubblicando una foto che dice più di mille pallose parole come quelle inserite fino ad ora.

Non so, è come se, ai vostri tempi, una delle giovini star televisive che seguivate con tanto amore e affetto fosse comparsa sulla pagina del vostro giornaletto preferito (no, internet ancora non c'era) completamente desnuda. Ai tempi sarebbe stato uno scandalo ancor più grosso, ma dentro di voi un piccolo tassello di disibinizione sarebbe volato via assieme alla pagina strappata e conservata nel cassetto segreto della camera (nel caso della Hudgens i ragazzi di oggi avranno la foto nella cartella segreta nascosta nel computer).
Il sexting è comune tra le ragazze tra i 14 e i 16 anni. L'età della scoperta del sesso, che ovviamente ai nostri tempi godeva di una soglia assolutamente più alta, coincide anche con le prime forme di esibizione sullo stile della star mezze nude, e soprattutto sullo stile delle tante tette che non mancano mai in tv. Ed è proprio il seno la parte più mostrata agli amichetti. Il topless, del resto, è ufficialmente sdoganato.
Quindi? Bè, non saprei che dirvi, non me la sento di mandarvi a sbirciare i cellulari dei vostri figli, però fate attenzione. Eh, un suggerimento banalotto. Me ne rendo conto. Facciamo così: io vi ho avvertito, ora siete liberi di fare ciò che volete. Volete un esempio tutto italiano di sexting? Chiara Fantoni (e le foto che sono circolate in rete erano pornografiche, non semplicemente sensuali. Tanto che non le avremmo pubblicate anche se Chiara fosse stata maggiorenne).
Spero non vi dobbiate trovare un giorno di fronte a foto come quelle qui sopra. Auguri. In bocca al lupo. Insomma, che Dio ce la mandi buona. Ho un figlio anche io, non è che mi sto divertendo a mettervi in ansia e basta. Signùr che ansia.
fonte: blogsphere