Mentre continuano le scosse di terremoto a L'Aquila e nelle zone limitrofe, il Dipartimento del sottosegretario Guido Bertolaso rende noto che sono 5000 le unità del Sistema Nazionale della Protezione Civile operative nelle zone colpite dal sisma. Di queste, oltre ai Vigili del Fuoco, 1300 appartengono alle Forze di Polizia, 800 alla Croce Rossa e 1000 sono i militari attivi sul territorio. Si attende l'arrivo di altri uomini delle Forze Armate e di nuovi volontari che si andranno ad aggiungere agli 800 già sul posto.
L'ultima scossa registrata all'1:15, con intensità di magnitudo 4.8 scala Richter, è stata una delle più forti dopo quelle della scorsa notte. I comuni di Pizzoli, Parete, Catipignano e Cagnano Amiterno, le zone prossime all'epicentro.
Mezz'ora prima, alle 00:47, gli strumenti avevano registrato una scossa di magnitudo 3.6 scala Richter nei territori de L'Aquila, Collimenti, Villagrande e Scoppitto, preceduta da una alle 23.57 di magnitudo 3.8.