
Solidarietà, empatia e vena critica: internet reagisce da par suo alla tragedia. E poiché quest'evento catastrofico era stato previsto qualche giorno fa, com'è noto, dal sismologo Giampaolo Giuliani, non creduto e destinatario di una denuncia per procurato allarme, sono immediatamente comparsi su Facebook gruppi dedicati al ricercatore, da «Giampaolo Giuliani aveva ragione sul terremoto!» a «Sosteniamo Giampaolo Giuliani ed il BREVETTO x la previsione di TERREMOTI!» che conta già centinaia di iscritti e messaggi in bacheca. Gruppi che fanno da contraltare a quello dedicato a «Bertolaso buffone», riaccesosi in queste ultime ore di aspre polemiche sull'operato del responsabile della Protezione civile.
A questi si aggiungono, tra i numerosi gruppi creati sull'onda dell'emozione, il gruppo «Facebook per il terremoto in Abruzzo», il «Gruppo di solidarietà terremoto in Abruzzo» che pubblica messaggi di carabinieri impegnati nelle operazioni di soccorso, quello creato dai volontari della Croce Rossa, «Emergenza Nazionale per Terremoto in Abruzzo», che si propone di dare aggiornamenti istantanei su notizie, decisioni prese, attività da intraprendere e infine il gruppo dedicato alle vittime del sisma.
Testimonianze dirette, corredate da foto e video, vengono inviate al sito di Youreporter.it, aggregatore di notizie all'insegna di quella che viene ormai definita «informazione dal basso», diffusa in tutta Italia e in grado di fornire i video e i servizi migliori anche ai Tg nazionali. E nemmeno i media mainstream, ovviamente, possono più permettersi di trascurare la rete: la Rai, e in particolare Rai News 24, per esempio, fornisce aggiornamenti sulle ultime dall'Abruzzo in tempo reale.
Le prime drammatiche sequenze, girate nelle prime ore dopo la scossa, sono state immediatamente pubblicate su Youtube e su altri analoghi aggregatori, come Libero Video.E poi Twitter e Friendfeed, ovviamente: su questi network i messaggi, soprattutto dalla zona interessata dal sisma, arrivano a tamburo battente. «Vi dico solo che gli abitanti della mia zona stanno dormendo in macchina», «Che faccio, torno a dormire o devo aspettarmi un'altra botta?» scrivevano questa notte su Friendfeed Milla e Nicola dalle città vicine all'epicentro. «Casa mia è un percorso a ostacoli - scrive Maxime -, per terra è caduto di tutto. Nel frattempo qui sotto c'è un party e c'è gente che distribuisce caffè e cornetti. Ho ancora la tachicardia, ma siamo stati fortunati», conclude.