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La domanda da porre, però, è: a cosa serve un canale di Twitter per informare delle attività del Governo? I mezzi possibili sono variegati e molteplici, tutti più rapidi e completi. Di per sé una informazione rapida ed incompleta sulle attività del Governo riduce a slogan qualcosa di ben più serio e composito.
L’iniziativa, insomma, lascia il tempo che trova. Come per il resto una moltitudine di improvvisati account su Facebook, o tutta una serie di blog lasciati in malora dopo pochi post promozionali. Ed è questa (è evidente) la cosa più bipartizan che può vantare la politica italiana: il disordinato approccio al Web.
Vivere la rete non significa solo esserci. Come abitare in un paese non significa solo averci la residenza.
[fonte: webnews.it]