
Licenziata per aver scritto su Facebook che il suo lavoro era noioso. E' successo lunedì a una ragazza di 16 anni dell'Essex, Kimberley Swann, che ha perso il suo posto come segretaria presso una piccola azienda della sua città Clacton, la Ivell Marketing & Logistics, in seguito al commento sul suo profilo. La ragazza, che aveva iniziato a lavorare per l'azienda tre settimane prima, aveva scritto "Kimberley pensa che il suo lavoro sia noioso". Lunedì, arrivata in ufficio, ha ricevuto una lettera di licenziamento con effetto immediato, che adduceva come causa ai commenti su Facebook. "Non si dovrebbe essere molestati così al di fuori del lavoro - ha dichiarato la sedicenne - era solo un commento come tanti".
Immediata la polemica dei sindacati - I datori di lavoro non dovrebbero conoscere le conversazioni private dei dipendenti. "La maggior parte delle persone non si sognerebbe di seguire gli impiegati al pub per sentire se si lamentano del loro lavoro", ha detto Brendan Barber, direttore del Trade Union Congress. La ragazza non può avviare azioni legali perché era stata assunta meno di un mese prima del licenziamento. "Non volevamo che si parlasse della nostra azienda su Facebook - ha detto Stephen Ivell, fondatore della ditta - volevamo instaurare un rapporto duraturo con Kimberley, ma la sua mancanza di rispetto non lo rende più possibile"