
Il Ministero degli Interni afferma che la raccolta di informazioni, finalizzata a combattere il crimine ed il terrorismo, riguarderà solo l'elenco dei contatti e non le conversazioni personali degli utenti, preservandone così la privacy.
Un portavoce ha dichiarato che le nuove misure sono necessarie per rimanere al passo con le nuove tecnologie: "la rivoluzione delle comunicazioni nel nostro paese è stata rapida, le nostre modalità di raccolta di dati devono cambiare affinchè le forze investigative possano continuare ad affrontare il terrorismo e raccogliere prove".
Tuttavia, la proposta ha sollevato molte proteste da parte di vari esponenti politici e anche dal team Facebook, che per bocca del privacy officer Chris Kelly ha definito le nuove misure un "annientamento della privacy".
fonte: bitcity