
L’uomo è descritto sui 40, 50 anni pericoloso e si domanda di avvertire subito la polizia in caso di avvistamento. Il gruppo conta già quasi 5.400 membri ed è stato fondato dal fidanzato della giovane vittima, dopo un pubblico appello, attraverso i media tradizionali, rimasto infruttuoso. “L’appello su Facebook può essere facilmente visto da migliaia di persone” dichiara l’autore del gruppo “e soprattutto tantissima gente ha potuto conoscere i crimini commessi da quest’uomo e può guardarsi facilmente da lui”.
Facebook è un mezzo sempre più potente nella comunicazione odierna, al punto che è più usato delle e-mail e per alcuni imprudenti è stato la causa del licenziamento in tronco.